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GERICAULT

 

 

 

 

 

 

 

Nato dall'osservazione al mercato di un cavallo impennatosi mentre trainava un carretto: il momento storico con le vittorie di Napoleone rese ancora più apprezzabile il dipinto. Nel 1814  espose la tela col Corazziere ferito che abbandona il campo di battaglia, dove pur conservando il tono epico dei quadri di storia in accordo col nuovo clima romantico, sostituisce alla consueta celebrazione della vittoria, la rappresentazione della sofferenza e della dignitosa sconfitta in una visione antieroica.

L’opposizione a questa nuova forma di pittura era ancora molto forte, tanto che l’acquisto della Zattera della Medusa da parte del Louvre venne aspramente criticato dal grande e autorevole Ingres: «Vorrei che togliessero dal Museo del Louvre il quadro della "Medusa" […] Non posso tollerare queste "Meduse" e questi altri quadri d'anfiteatro, che dell'uomo ci mostrano soltanto il cadavere, non riproducono che il brutto, lo sconcio; no, non posso tollerarli! L'arte non deve essere altro che il bello e non insegnare che il bello.»

 

La zattera della Medusa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La tavolozza di Géricault, composta da toni pallidi per i corpi dei naufraghi, colori fangosi e scuri per i loro vestiti, il mare e il cielo:  nel complesso, il dipinto è dominato da una tonalità scura e tetra, affidata all'uso di pigmenti tendenti al marrone, che secondo l'autore erano efficaci nel suggerire il sentimento di dolore e tragedia.

Le dimensioni del dipinto, 491 x 716 cm, furono scelte in modo che la maggior parte delle figure fossero in scala reale, mentre quelle in primissimo piano fossero il doppio della loro grandezza naturale, dando quindi il senso di spinta verso l'esterno e verso lo spettatore, che viene trascinato di peso direttamente nell'azione. La didascalia sulla cornice recita: «L'unico eroe in questa toccante storia è l'umanità».

Nel 1822, per una forma depressiva, si rivolge per un periodo di terapia al dottor Etienne-Jean Georget, e fra i due sembra nascere un sincero rapporto di reciproca stima, che porterà Gericault a realizzare dal vivo 10 ritratti di alienati mono-maniacali: ce ne restano cinque e sono l'invidia, la mania del gioco, la cleptomania e l'assassinio, il rapimento dei bambini e la mania del comando militare. Le espressioni sono colte con un'acutezza e una precisione eccezionali, tanto da rendere possibile la diagnosi. Restano fra i ritratti più belli mai realizzati.

Jean-Louis André Théodore Géricault (Rouen, 26 settembre 1791 – Parigi, 26 gennaio 1824 -  pittore francese esponente dell'arte romantica.

Géricault nasce in una famiglia parigina, ma originaria della Manica, che dopo cinque anni dalla sua nascita si trasferisce a  Parigi (1796). Cresce in un ambiente solido e facoltoso, il che gli garantisce una buona e regolare istruzione presso il Lycée Impérial. Presto Géricault scoprirà le sue passioni, artistica e militare, accomunate dall'amore profondo per i cavalli,  che saranno oggetto di numerosi studi e dipinti. I suoi studi artistici iniziano con l'ingresso nell'atelier di Carle Vernet, dove conosce anche il figlio, Horace Vernet, e proseguono nell'atelier di Pierre-Narcisse Guérin, per poi completarsi nella Scuola di Belle Arti di Parigi. La sua fama inizia nel 1812 quando presenta al Salon il quadro Ufficiale dei Cavalleggeri della Guardia imperiale alla carica.

Nel mostrare una spiacevole e dolorosa verità, La zattera della Medusa segnò l'inizio dell'arte romantica e gettò le fondamenta per una rivoluzione estetica contro l'allora predominante stile neoclassico.Nonostante la resa dei corpi e le grandi dimensioni rimandino alla scuola neoclassica e ai dipinti a soggetto storico, il soggetto, l'illuminazione, e la forte emotività contrastante infusa nel dipinto rappresentarono un significativo cambio di tendenze artistiche, creando una netta separazione da tutto ciò che l'aveva preceduto. Il quadro manca volutamente di un eroe, qui rimpiazzato da persone comuni, e l'unica motivazione che muove i naufraghi è la sopravvivenza.

 

Dal gioco 

Dal comando

Dall'invidia

Dal rapimento

di bambini

Dal furto

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