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INVECCHIAMENTO  CUTANEO

Dr. Odorisio

L'invecchiamento della pelle è un fenomeno biologico ineluttabile. Fortunatamente, si tratta di un processo estremamente graduale, che dà all'uomo la capacità di abituarsi alle mutazioni del proprio aspetto fisico.

 

L'invecchiamento della pelle è un fenomeno complesso che coinvolge:

 

- fattori estrinseci, lo stile di vita, l'esposizione ai raggi solari (fotoinvecchiamento),  lo stress ossidativo, o particolari condizioni                   ambientali (inquinanti, fumo,  ecc.);

- fattori intrinseci, quali il passare del tempo e la predisposizione genetica.


Quando la pelle invecchia perde le sue caratteristiche di tono ed elasticità, e si assiste ad una riduzione dello spessore della matrice del derma, contribuendo alla formazione delle rughe.

Giorno dopo giorno, il tempo lascia la sua traccia con differenze notevoli, che dimostrano che non siamo tutti uguali. E l'invecchiamento cutaneo ce lo ricorda in modo visibile!

I segni del tempo sono correlati a una modifica o a una rarefazione delle fibre di collagene, ma anche dell'elastina, dell'acido ialuronico e della sostanza fondamentale (o sostanza amorfa) del derma. In parallelo si osserva una maggior secchezza della pelle.
L'invecchiamento della pelle obbedisce alle stesse regole di invecchiamento degli altri organi, con la differenza che la pelle è esposta anche a particolari aggressioni. Al rallentamento del metabolismo cellulare della pelle si sommano gli attacchi reiterati dei radicali liberi (agenti ossidanti), a seguito delle esposizioni ai raggi UVA. Di conseguenza, alcune zone (viso, collo, dorso delle mani, avambracci) subiscono un invecchiamento accelerato.

 

L'interfaccia tra epidermide e derma, che normalmente ha un andamento ondulato per la presenza di papille dermiche, tende ad appiattirsi, si ha un minore supporto da parte del derma nei confronti dello strato epidermico sovrastante.
Anche il numero e l'attività dei fibroblasti, cellule del derma deputate alla produzione di collagene, si riduce progressivamente: il derma si assottiglia, la pelle diventa mento turgida e compaiono le rughe.

La pelle, con il passare del tempo, modifica la sua struttura e la capacità di rinnovarsi. Se nell’età post adolescenziale le cellule che compongono la pelle hanno un ricambio molto veloce, nell’età adulta o matura il ritmo con cui le cellule si rigenerano può diminuire di tre-quattro volte. Ecco perché con il passare del tempo la pelle risulta più sottile, meno tonica e caratterizzata da rughe.

Dunque il passare degli anni, la nostra pelle va incontro a modificazioni a livello cellulare e strutturale che si traducono in un progressivo e lento mutamento dell'aspetto esteriore. La cute, più di altri organi, risente dell'effetto del tempo: l'esposizione solare, l'inquinamento, gli sbalzi di temperatura, lo stress, le variazioni ormonali, ecc. sono tutti fattori che ne influenzano il cambiamento.

Il progressivo mutamento dell'aspetto ha origine in profondità, a livello del derma, dove si assiste ad una graduale degenerazione della matrice di sostegno del tessuto connettivo, mentre in superficie si manifestano dapprima problemi estetici come secchezza, disidratazione, comparsa di rughe per arrivare infine a rilassamento cutaneo con alterazione dell'architettura del viso.

 

Questo processo avviene negli strati che costituiscono la pelle, che è composta da:

- epidermide, ovvero lo strato superficiale a contatto con l’ambiente esterno, ed è la parte più coinvolta per quanto riguarda                         l’invecchiamento della pelle, appunto perché è la più esterna e perché è qui che si  verificano i fenomeni del ricambio della pelle,           attraverso l’esfoliazione. Questa non è altro che un processo attraverso il quale le cellule morte sono eliminate per far posto alle             cellule  sottostanti, di nuova generazione, in un processo che si ripete continuamente.

derma, che è lo strato sottostante, e contiene gli annessi cutanei, ovvero le ghiandole sudoripare, i bulbi piliferi e le terminazioni              nervose. Ma la funzione più importante del derma non è tanto quella di contenere gli annessi, quanto quella di rappresentare una          parete posta a sostegno dello strato superiore, l’epidermide, attraverso il collagene e l’elastina.  

- ipoderma, cioè lo strato interno, e rappresenta soltanto una riserva di sostanze nutritive per gli strati superiori in quanto è formato           prevalentemente da grassi lipidici.

 

Quali sono le cause dell'invecchiamento della pelle?

La modificazione biologica delle condizioni delle cellule che compongono la cute ne determina l’invecchiamento. Tra queste la principale è lo stato di idratazione. La sua assenza determina innanzitutto la secchezza dell’epidermide, oltre alla comparsa di rughe. La perdita di liquidi all’interno delle cellule avviene in quanto la sostanza che trattiene l’acqua, cioè l’acido ialuronico, comincia già dalla prima infanzia a diminuire all’interno dell’organismo.


Oltre alla presenza di acqua è importante per la pelle conservare la giusta quantità di lipidi.

La loro carenza, dovuta principalmente all’aggressione di fattori ambientali e genetici, può causare una  massiva disidratazione che ha come risvolti la perdita di tono e la comparsa delle rughe.

Il rallentamento del metabolismo a livello delle cellule causa uno sconvolgimento dello stato della pelle, che è reso visibile da alcuni fenomeni ( comparsa delle rughe, la perdita di tono, il rilassamento della pelle),  fenomeni che possono essere compresi in un unico concetto, ovvero invecchiamento cutaneo.

 

Come si formano le rughe?

A partire dall'età di 30 anni, la pelle perde man mano la sua capacità di trattenere acqua e la sua elasticità: le rughe ne sono l'evidenziazione.

L'invecchiamento biologico è il principale responsabile dei processi degenerativi tissutali; la formazione delle prime rughe prende origine dai continui e involontari movimenti che quotidianamente il nostro viso compie, attraverso la contrazione e la distensione dei muscoli sottostanti (rughe d'espressione). Poichè il derma perde con il tempo la sua capacità elastica di decontrazione, si forma la ruga. Questo primo stadio di invecchiamento cutaneo, che viene anche definito mioinvecchiamento, si localizza generalmente sulla fronte, ai lati della bocca (rughe naso-geniene) e fra le sopracciglia.

Anche l'azione dei radicali liberi è fondamentale per l'invecchiamento della pelle: sono proprio questi infatti tra i maggiori responsabili dell'invecchiamento dell'epidermide. Per combatterli possiamo affidarci a metodi naturali di cui parleremo tra pochissimo.

 

Come intervenire?

Poiché  l'invecchiamento è un processo geneticamente determinato, non può essere arrestato e qualsiasi intervento si metta in atto avrà solamente effetti limitati. I fenomeni che causano l'invecchiamento della pelle sono irreversibili esattamente come le conseguenze che essi determinano sui tessuti; tutto ciò fa parte del normale processo evolutivo della vita. Molto si può fare, però, per cercare di rallentare questo processo: i segni del tempo si possono combattere innanzitutto conducendo una vita sana ed equilibrata, sia per quanto riguarda l'alimentazione che le abitudini (es. non fumare, fare sport, esporsi al sole con moderazione).

Comprendere in che cosa consistano questi cambiamenti è fondamentale per una valutazione delle terapie anti invecchiamento cutaneo alle quali possiamo fare ricorso in modo consapevole.

Sin dai tempi più antichi l'essere umano ha cercato di contrastare i segni negativi dello scorrere del tempo sulla pelle e sul fisico, ed oggi più che mai questo è diventato uno degli obiettivi prioritari per le civiltà occidentali.
Se è impossibile fermare l'orologio biologico, è però possibile prevenire la formazione delle rughe e mascherare le imperfezioni che sono già in atto sulla nostra pelle.

 

Trattamenti naturali

La pelle può essere aiutata a meglio invecchiare anche in modo naturale, o meglio, si può cercare di evitare di causarle danni aggiuntivi a quelli prodotti dal tempo.

Una corretta pulizia della pelle è la base che ci permette di mantenerla più giovane più a lungo. Non bisogna eccedere con prodotti di origine industriale, che potrebbero aggredirla e determinare disidratazione già in età precoce.

Utilizzare  prodotti naturali è un ottimo rimedio per consentire alla nostra pelle di rimanere pulita senza però andare ad aggredire il derma.

 

Dieta e invecchiamento: mangiare bene per vivere a lungo
Invecchiare in modo attivo ed in autosufficienza rappresenta quindi la premessa fondamentale per godersi in serenità questo lungo periodo della vita. Come ogni obiettivo importante anche quello di frenare gli effetti negativi legati al passare del tempo, dev'essere perseguito con la giusta dose di impegno e determinazione.

Alcuni semplici accorgimenti da adottare sin dall'infanzia possono aiutarci ad affrontare la vecchiaia con serenità e vigore.

 

La pelle, o cute, è un tessuto continuo, appartenente all'apparato tegumentario. E' composta da tre strati principali che, dall'esterno verso l'interno, assumono il nome di: epidermide, derma e ipoderma.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La pelle assolve a numerose e importantissime funzioni:

 

- ci protegge da traumi, radiazioni ultraviolette, microrganismi ed agenti chimici.

 

- Impedisce la perdita di liquidi; se ad esempio  un'ustione provoca la distruzione di un decimo della superficie cutanea, la             perdita di liquidi ed elettroliti può portare a conseguenze mortali.

 

- Partecipa al meccanismo della termoregolazione, sfruttando l'intervento delle ghiandole sudoripare e la capacità di regolare il       flusso sanguigno, aumentando (vasodilatazione) o rallentando (vasocostrizione) la dispersione del calore. L'ipoderma, lo             strato  più profondo della pelle, trattiene tanto più calore quanto maggiore è il suo spessore lipidico; per questo motivo le           persone in  sovrappeso soffrono maggiormente la calura estiva.

 

- Coordina la risposta immune contro tumori ed agenti patogeni.

 

- La pelle ha proprietà metaboliche, poiché la sintesi della vitamina D avviene proprio a livello cutaneo. La cute rappresenta           inoltre un importante riserva lipidica.La pelle ha anche una importantissima funzione sensoriale: con il suo strato più                   superficiale registra e trasmette stimoli pressori (tattili), dolorifici e termici, mentre con quello più profondo percepisce anche         segnali termici e vibratori.

 

Il derma
 

Il derma è lo strato intermedio della cute, compreso tra l'ipoderma e l'epidermide. A differenza di quest'ultima, da cui è separato dalla membrana basale, il derma è riccamente vascolarizzato ed innervato.

Il derma svolge funzioni di supporto meccanico e metabolico nei confronti dell'epidermide, alla quale trasferisce nutrienti e sebo, una sostanza oleaginosa che protegge lo strato superficiale della pelle da batteri e disidratazione. Ha una forma ondulata per la presenza di papille dermiche, estroflessioni che hanno lo scopo di inserirsi nelle creste presenti nello strato epidermico sovrastante. Questa particolare conformazione anatomica ha lo scopo di aumentare l'aderenza tra i due strati e di favorire gli scambi metabolici.

Il derma svolge importanti funzioni metaboliche, immunologiche, termoregolatori  e sensitive, oltre che di sostegno. A questo livello troviamo infatti importanti strutture, come le ghiandole sudoripare e sebacee, le radici ed i bulbi piliferi, i muscoli erettori del pelo ed una fitta rete di capillari.

 

Sono riconosciute 6 fototipi di pelle (scala di Fizpatrick)

- Tipo I, con pelle bianca o molto chiara;

- Tipo II, con pelle chiara o europea;

- Tipo III, con pelle chiara intermedia o pelle scura europea;

- Tipo IV, con pelle scura intermedia o mediterranea o olivastra;

- Tipo V, con pelle scura o marrone;

- Tipo VI, con pelle molto scura o nera.

 

 

Medicina estetica: un’aspirazione all’immortalità, sogno che sempre si rincorre, ma non si agguanta mai.

E’ importante la prevenzione: stare meglio senza bisturi. Perciò dobbiamo usare tutto ciò che la natura ci offre per stare bene e meglio.

Grazie alla tecnologia, agli studi, e quindi al know-how, alla conoscenza della materia, ciò che oggi la medicina estetica può fare, 50 anni fa era assolutamente impensabile!

Il tempo stampa sulla nostra pelle l’avanzare degli anni, e il viso è la parte più esposta e visibile. Ma non è detto che dobbiamo invecchiare accettando passivamente l’azione del tempo! Abbiamo la possibilità di controllare i segni del tempo su di noi: con la prevenzione.

Poiché non siamo solo corpo, ma abbiamo anche uno spirito, un’anima destinata all’immortalità, e alla quale dobbiamo tendere (Platone), e qualcuno (Gesù) ci ha promesso che risorgeremo per l’eternità, e dunque  da sempre l’uomo si è cercato di preparare a questa seconda vita (immortale) nella migliore condizione fisica possibile.

Comunque da sempre l’uomo ha cercato di vivere più a lungo e meglio, e solo negli ultimi 200 anni l’aspettativa di vita è aumentata di 35 anni!

E come si è potuto arrivare a questo?

  • Condizioni igieniche migliorate

  • Vaccinazioni

  • Alimentazione migliorata

  • Migliorata lo status economico

  • Migliorata (!)  l’assistenza sanitaria

 

E’ dunque importante arrivare ad un invecchiamento "attivo”: se da un punto di vista economico potrebbe essere un problema, ma da un punto di vista sociale è un prezioso aiuto famigliare, oggi soprattutto! E questo è un ritorno a quella grande considerazione, fonte di saggezza  e rispetto in cui era tenuto l’anziano in quasi tutte le civiltà del passato: sumerica, babilonese, egiziana, greca (*) e poi romana; e da noi fino a 60/80 anni fa.  Ed allora in questa ottica di riscoperta del ruolo e dell’utilità dell’anziano, dobbiamo fare in modo di arrivare a quel momento della nostra vita nella migliore forma possibile, fisica e mentale.

Una persona ustionata per oltre il 45% , muore, perché la pelle è l’organo che, interagendo tra l’ambiente esterno e il ns corpo, ci permette di vivere.  La pelle è l’organo fondamentale e più esteso del ns corpo: circa 2mq, e con un peso di circa 5 kg. Essa si rinnova ogni 28 giorni. Il suo spessore varia, a seconda di dove si trova, da 0,2 mm a 2/5 mm.

I  tre strati della nostra pelle, epidermide, derma e ipoderma,  sono attaccati l’uno all’altro, e per tutta la vita rimangono indipendenti  l’uno dall’altro.

La maggior parte di costose creme non fanno bene alla ns pelle (salvo la cera di cupra): l’acqua è la migliore sostanza e medicina che nutre la ns pelle e ci fa ben invecchiare.

 

Le sostanze dell’immortalità

  • RASVERATROLO=si trova nell’uva rossa

  • LICOPENEA=nel pomodoro cotto per molto tempo

  • ACIDO LIPOICO=nelle carni rosse, nel fegato, nel cuore, patate, broccoli e spinaci

  • ASTAXANTINA=è il più potente antiossidante, e lo troviamo nel salmone, trota e krill soprattutto

 

 

 

 

 

Immortale è colui che accetta l’istante, chi non conosce un domani (C. Pavese)

Il corpo umano ha una superficie  compresa tra  1,5 e 2 m2 circa. Considerando uno spessore medio degli strati superficiali di 2-3 mm, il  peso totale della pelle è valutabile nell'ordine di 10 Kg. Ciò implica che, dopo la muscolatura scheletrica, la cute è uno dei maggiori organi per estensione e peso (15% del peso corporeo).

La pelle gode di due proprietà fondamentali e straordinarie: l'autoriparazione (si rigenera in seguito ad una lesione) e l'estensibilità (si adatta perfettamente alle variazioni della dimensione corporea che subentrano nel corso della vita).

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