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Il periodo blu, consiste in dipinti cupi realizzati nei toni del blu e del turchese, solo occasionalmente ravvivati da altri colori. Si tratta, come dice il nome stesso, di una pittura monocromatica, giocata sui colori freddi, dove i soggetti umani rappresentati, appartenenti alla categoria degli emarginati, degli sfruttati e dei poveri, sembrano sospesi in un'atmosfera malinconica che simboleggia l'esigenza di interiorizzazione: l'umanità rappresentata è quella deprimente di creature vinte e sole che appaiono oppresse e senza speranza. Nel suo austero uso del colore e dei soggetti (prostitute e mendicanti sono soggetti frequenti) Picasso fu influenzato da un viaggio attraverso la Spagna e dal suicidio dell'amico Carlos Casagemas.

Il periodo rosa è caratterizzato da uno stile più allegro, ravvivato dai colori rosa e arancione e ancora contraddistinto dagli arlecchini. In questo periodo Picasso frequenta Fernande Olivier e molti di questi lavori risentono positivamente della relazione tra i due, oltre che del contatto con la pittura francese. Nel Periodo Rosa giace un rinnovato interesse per lo spazio ed il volume, ma nel quale la malinconia, per quanto temperata, è sempre presente. I soggetti privilegiati sono arlecchini, saltimbanchi, acrobati ambulanti o comunque soggetti legati al mondo del circo. Quasi tutti i quadri rappresentano le persone del circo dietro le quinte, ma mai sul palco per far comprendere a tutti quanto sia difficile praticare quello stile di vita che è in netta contrapposizione con lo scopo del loro mestiere: far ridere.

Periodo africano in cui la sua produzione artistica risultò influenzata dall’arte africana (1907-1909). Le idee sviluppate in questo periodo portano quindi al successivo periodo cubista: attraverso l'abolizione di qualsiasi prospettiva o profondità, abolisce lo spazio.

Il periodo analitico dove il paesaggio occupa soltanto un ruolo limitato nelle opere di Picasso. L’artista produce numerose nature morte a cui si aggiungono alcune figure e ritratti. L'immagine del visibile si frantuma, e i visi e gli oggetti (chitarre, bicchieri, violini, boccali,frutta...), a loro volta, si frammentano in una miriade di faccette. L'adozione di una molteplicità di punti di vista permette così di raggiungere una visione totale e di creare un oggetto estetico estremamente strutturato. Questa nuova concezione dello spazio pittorico e della forma favorisce la monocromia e lo studio della luce.

Dopo il cubismo analitico si presenta alla ribalta del movimento cubista il periodo sintetico. La "sintesi" (quale è realizzata soprattutto da Picasso, Braque, Gris...) inizia con l'introduzione progressiva di lettere stampate, di listelli di legno e di altri oggetti in trompe l'œil, attraverso collage e papiers collés, che si presentano come autentici brani di realtà integrati al quadro.

Nel periodo successivo alla prima guerra mondiale Picasso produsse lavori di stile neoclassico. Questo "ritorno all'ordine" è evidente nel lavoro di numerosi artisti europei negli anni venti; tra essi Derain, De Chirico, Severini, gli artisti dei movimenti del neooggettivismo in Germania e di Valori Plastici e Novecento in Italia. I dipinti e i disegni di Picasso di questo periodo richiamano volontariamente all'opera dei grandi maestri del Rinascimento italiano, in particolare a Raffaello, ed alla pittura neoclassica di Ingres.

PICASSO 

Il periodo blu deriva dal fatto che Picasso usava dipingere in maniera monocromatica, utilizzando prevalentemente il blu in tutte le tonalità e sfumature possibili. Questo colore fu scelto da Picasso non solo per la sua forza espressiva, ma, anche e soprattutto, per la valenza psicologica che gli permetteva di andare oltre alla naturalistica descrizione.

Pablo Picasso (Málaga, 25 ottobre 1881 – Mougins, 8 aprile 1973) è stato un pittore , scultore e litografo spagnolo di fama mondiale, considerato uno dei maestri della pittura del XX secolo.

«A dodici anni sapevo disegnare come Raffaello, però ci ho messo tutta una vita per imparare a dipingere come un bambino.»

Il lavoro di Picasso è spesso suddiviso in "periodi": quelli più comunemente accettati sono il "periodo blu" (1901-1904), il "periodo rosa" (1905-1907), il "periodo africano" (1907-1909), il "cubismo analitico" (1909-1912), il "cubismo sintetico" (1912-1919)..

Per Picasso il colore Blu è come una dimensione sacra e sentimentale: l'artista guarda in faccia alla realtà, alla miseria e alla sofferenza, oltre che alla morte. Il tutto è caratterizzato da un' evidente matrice patetica e compassionevole. I soggetti erano soprattutto poveri ed emarginati. A questi personaggi senza speranza Picasso rivolge, in questi anni, un’attenzione particolare; mendicanti, ciechi e girovaghi sono per lui continua fonte di studio:  Picasso li ritraeva preferibilmente a figura intera, in posizioni isolate e con aria mesta e triste. Ne risultavano immagini cariche di tristezza, accentuata dai toni freddi (blu, turchino, grigio) con cui i quadri erano realizzati. Molte delle opere con questi soggetti sono profondamente commoventi.

In “Poveri in riva al mare” i toni sono decisamente patetici: persone prive di vita, prive di ogni caratteristica familiare, irrigiditi nella loro solitudine come delle statue. Con i poveri e gli emarginati Picasso sentì delle affinità molto forti.

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